Kenya: chi sono i samburu?
Il nome Samburu è di origine Masai e deriva dalla parola samburr, che indica una borsa di pelle che i Samburu portano sempre con loro. I Samburu si riferiscono a sé stessi come Lokop (o Loikop), che potrebbe significare "padroni della terra" (da lo, che indica possesso, e nkop, terra); non tutti i Samburu concordano su questa interpretazione.
Come i Masai, sono pastori semi-nomadi; allevano zebù, pecore, capre e cammelli; recentemente hanno iniziato a coltivare mais, patate e sorgo. A differenza dei Masai, si nutrono anche di cacciagione. Non è chiaro in quale epoca i Samburu siano diventati un'etnia distinta, ma quasi certamente ciò avvenne in epoca coloniale. I viaggiatori europei del XIX secolo chiamavano i Samburu "Burkineji" ("popolo delle capre bianche"), ma non è chiaro quali fossero all'epoca i legami con altri gruppi della zona. Alcuni Samburu sono discendenti dei Masai di Laikipia, che furono sterminati dell'Ottocento. Altri sono di origine Rendille, Turkana e Borana. La struttura sociale, suddivisa per classi di età, appare un eccellente esempio di gerontocrazia anche se il contatto con la cultura occidentale sta sgretolando l'importanza degli anziani.