MAROCCO: Medina

Lungo le sponde meridionali della foce del Bou Regreg e si estende la medina, separata dal resto della città a sud della mura realizzata dagli andalusi cacciati dalla Spagna di Filippo  all'inizio del XVII secolo.  la porta principale è la Bab El-Had, presso la quale si incontrano gli scrivani che redigno le lettere per la popolazione analfabIta che ne fa richiesta; da qui, dove nel corso del XIX secolo erano appese al di fuori delle mura le teste decapitate dei ribelli e dei nemici uccisi, si raggiunge il mercato alimentare coperto, posto quasi all'incrocio tra Avenue Hassan II e Boulevard Mohammed V.
la via principale della medinna è Rue Souika , sulla quale si affacciano ristorianti e negozi di prodotti artigianali , la moschea di Moulay Sliman, edificata nel 1812 , e la grande moschea realizzata nel corso del XIV secolo ma quasi integralmente ricostruita verso la fine del XIX secolo e affiancata da un minareto a pianta quadrata davanti sono ancora visibili i resti di un antica fontana  trecentesca merinide. la strada prosegue poi con il nome rue suq es-sebat, una via coperta, lungo la quale si trovano le botteghe di stoffe e di lavorazione nel cuoio. Da cui si piega verso Nord lungo Rue des consuls, una delle strade più animate di tutta la medina, dove fino all'inizio del novecento si trovavano le sedi consolari  europee ne dove avevano la propria residenza i diplomatici presenti in città. Oggi queste residenze sono state occupate da una fila ininterrotta di botteghe, in particolare di artigiani che tessono e lavorano tessuti e tappeti.   Questa arteria sfocia in Place sug el-ghezel dove un tempo erano comprati e venduti prigionieri cristiani (catturati dai pirati) e dove oggi si svolge il mercato della Lana e dei tappeti. La parte settentrionale della Medina è invece delimitata dal Boulevard El -Alou. in questo settore della Medina le abitazioni presentano i muri esterni di colore azzurro-blu, secondo la tradizione tipica dell'architettura  andalusa. Il territorio a nord di Boulevard el-Alou, fino alle scogliere dell'atlantico , è occupata da una vasta zona cimiteriale nella quale spicca la koubba di lalla kasbah, dove secondo la tradizione si recano in pellegrinaggio i  giovani Rabat per chiedere marito.  sul fronte opposto , prendendo Rue sidi Fatah, si ammirao tre moschee, tra cui quella più interessante è dedicata Moulay El-mekki. Piegando da Rue Suq es-sebat verso destra si percorre invece Rue Ouqqasa, affiancata da un lato dal grande cimitero musulmano e dall'altro dal mellah, il quartiere Ebraico fatto costruire nel 1908 dal sultano Moulay Sliman, nel quale sono ancora visibile alcune sinagogghe

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