lo stile e il soggetto, importanti per maschere
Gli stilemi sono codificati dalla tradizione e possono per esempio indicare la comunità a cui la maschera appartiene, o avere un valore simbolico ben definito. Per esempio, i Bwa e i Buna del Burkina Faso realizzano maschere da falco, ma ognuna delle due etnie ha un proprio stile distintivo nel disegno del becco. In entrambi i casi, le ali del falco sono decorate con motivi geometrici con significati morali: le linee spezzate rimandano al percorso segnato degli antenati, difficile e tortuoso ma che conduce al successo, e i pattern a scacchiera rappresentano la contrapposizione e l'interazione fra i poli opposti della realtà (maschile-femminile, giorno-notte e via dicendo).
Un caso estremo è dato da maschere come le nwantantay dei Bwa del Burkina Faso, che rappresentano gli spiriti volanti della foresta; poiché questi spiriti non hanno un aspetto esteriore, la maschera ha una forma completamente astratta, puramente geometrica.
La forma generale di una maschera africana è in generale riconducibile al volto di un uomo, o al muso di un particolare animale. Questa figura complessiva viene tuttavia resa in una forma altamente stilizzata. L'assenza di realismo si può ricondurre alla concezione comune a tutte le culture dell'Africa nera, per cui la maschera deve rappresentare lo spirito del soggetto e non la sua apparenza esteriore.