Parco Nazionale: Katavi
Il kitavi è una magnifica oasi naturale della Tanzania occidentale. Il parco, in gran parte paludoso, ospita ampie popolazioni di uccelli acquatici, ipopotami e crocodili.
Parco Nazionale: Gombe
è un piccolo parco nazionale della Tanzania attraversata dal torrente Gombe, vicino alle rive del lago Tanganyica. Circondato da campi di manioca, piantagioni di palma da olio e insediamenti umani, ospita una communità di scimpanzé la quale condivide più del 95% dei loro geni con gli esseri umani, babbuini verbi ( anubi) particolarmente abituati alla presenza dell'uomo, cercopitechi nasobianco, scimmie colobo regolarmente cacciate dagli scimpanzé e oltre 200 specie di uccelli. Parco Nazionale: ArushaPartendo da una boscosa savana popolata da Bufali e giraffe, l'ascesa al monte Meru conduce a foreste traboccanti di Kniphofia e Tillandsia usneoides, prima di arrivare ad ampie lande punteggiate da lobelie giganti. Fiori perenni adornano il deserto alpino, mentre i piccoli saltarupi segnano il percorso. oltre la rupe scoscesa, il kilimanjaro sfoggia orgoglioso la sua cima innevata, che al sole assume colorito roseo.
TANZANIA: gli animali e i sukumaGli animali sono fra i soggetti più comuni delle maschere africane. Lo scopo di queste maschere può essere quello di rappresentare effettivamente lo spirito di un animale, in modo che diventi possibile parlargli (per esempio per chiedere alle belve feroci di non aggredire il villaggio), ma spesso l'animale è invece (ocontemporaneamente) visto come simbolo e portatore di determinate virtù. Fra gli animali più rappresentati ci sono il bufalo (simbolo di forza, per esempio presso il popolo Baulé),il coccodrillo, il falco, la iena, il facocero e l'antilope.
TANZANIA: DAR ES SALAAMDopo la Seconda guerra mondiale, Dar es Salaam sperimentò un nuovo periodo di rapida crescita. Gli sviluppi politici, tra cui la nascita dell'Unione Nazionale Africana del Tanganica, portarono il Tanganica ad ottenere l'indipendenza dal Regno Unito nel dicembre del 1961. Dar es Salaam divenne la capitale del paese, mantenendo questo ruolo anche quando nel 1964 Tanganica e Zanzibar si unirono a formare l'odierna Tanzania.
TANZANIA: i trasporti in Da Er SalamLa principale e più economica forma di trasporto pubblico all'interno della città è costituita da un tipo di taxi collettivo su minivan noto come daladala. Leggermente più costosi sono i taxi privati a tre ruote di tipo tuk-tuk, veicoli di fabbricazione principalmente indiana (Bajaj) simili all'Ape Piaggio e allestiti per il trasporto di 2-3 passeggeri.
TANZANIA: i trasporti in Da Er SalamLa principale e più economica forma di trasporto pubblico all'interno della città è costituita da un tipo di taxi collettivo su minivan noto come daladala. Leggermente più costosi sono i taxi privati a tre ruote di tipo tuk-tuk, veicoli di fabbricazione principalmente indiana (Bajaj) simili all'Ape Piaggio e allestiti per il trasporto di 2-3 passeggeri.
TANZANIA: Villaggio KarikoIl mercato originariamente costruito dai tedeschi fu finalmente aperto nel 1923 per volere del governatore britannico, e da allora non ha mai smesso di funzionare. Negli anni settanta ha subito un notevole ammodernamento, con l'introduzione di sistemi centralizzati di surgelazione e altre innovazioni infrastrutturali.
TANZANIA : la città di BagamoyoLe rovine di alcune moschee e monumenti funebri a Kaole (5 km a su di Bagamoyo) attestano una presenza musulmana nell'area almeno dal XIII secolo. Nel XVIII secolo, Bagamoyo era un piccolo centro commerciale, abitato principalmente da pescatori e contadini; vi si vendevano tra l'altro pesce, sale e gomma.
TANZANIA: FAUNA DEL LAGO TANGANICAIl lago ospita almeno 300 specie di pesci della famiglia dei ciclidi e altre 150 specie non-ciclidi, la maggior parte delle quali vive vicino al fondo del lago (zona bentonica). Tuttavia, la più grande biomassa di pesce vive al largo (zona pelagica), ed è dominata da sei specie, due della famiglia delle sardine e quattro della famiglia dei Lates (specie simili al persico del Nilo).
TANZANIA: Città di Kalole
La città, fondata nel XIII secolo, si chiamava originariamente Pumbuji. Nel XVI secolo, con l'arrivo dei Portoghesi, iniziò a declinare, e fu in seguito abbandonata. Le popolazioni Zaramo della zona ribattezzarono successivamente il luogo Kalole, letteralmente "vai a vedere", evidentemente con riferimento allo spettacolo delle rovine. Dopo l'abbandono, gran parte dell'antica città shirazi è andata distrutta dall'umidità o dall'avanzare della fitta vegetazione di mangrovie.
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