Il vestito masai

In tempi remoti, i masai vestivano di pelli, spesso colorate con colori vegetali. Anche i monili erano pochi, fatti con semi e fili di origine vegetale. Con l’arrivo dei colonialisti, i masai hanno cambiato il loro modo di vestire.

Dai soldati inglesi, i masai hanno acquisito le tipiche coperte usate per il kilt. Ora queste coperte – shuka – di cotone a quadri con i colori predominanti rosso e nero sono diventate un simbolo del vestire masai. Oggi molti masai vestono usando due teli di cotone leggero che dalla spalle si incrociano sui lombi. Qui viene posto un terzo telo a coprire il bacino. Il tutto è fissato da una cintura di cuoio. Alla cintura è fissata una spada corta. Su questo vestito, i masai portano la shuka.

Le donne preferiscono portare delle tuniche di colore blu, rosso o nero – il colore può indicare lo status sociale – a due strati. Anche le donne possono portare la shuka, ma è raro vedere questo comportamento fuori dal proprio enkang.

Le calzature sono sandali di cuoio, sempre più spesso sostituiti da sandali ottenuti da vecchi copertoni di automobile.

Al polso, un uomo masai può portare dei braccialetti di cuoio, legno, di perline o di metallo. Il braccialetto di metallo è prezioso in quanto è passato di padre in figlio. Un padre lo darà al figlio che egli considera migliore – non necessariamente il più vecchio – prima di morire. Questo braccialetto è così un segno di rispetto e di saggezza. Uomini e donne possono usare braccialetti di perline il cui disegno e serie di colori hanno a volte dei sigificati.

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