La nascita dell'uomo per i Bantu


La nascita dell'uomo è raccontata in modi diversi in diverse mitologie bantu. Una immagine piuttosto diffusa è che i primi uomini siano nati da una pianta (per esempio da una canna o da un canneto per gli Zulu e i Tonga e da un albero chiamato Omumborombonga, situato nel Kaokoveld, per gli Herero). In altre tradizioni, i primi uomini uscirono da una caverna o da un buco nel terreno.


Nei racconti dei popoli che basano la propria sussistenza sull'allevamento, di solito, si narra che gli uomini giunsero al mondo insieme al loro bestiame. Si può notare che questi miti si riferiscono in genere solo all'origine dell'etnia da cui sono elaborati, e non del genere umano nel suo insieme; per esempio, quasi tutti i gruppi bantu che convivono con i boscimani attribuiscono a questi ultimi un'origine diversa, in alcuni casi considerandoli antichi come il mondo stesso, e quindi privi di una vera e propria origine nel tempo.

La maggior parte delle culture bantu si spiegano l'origine della morte attraverso un mito che riguarda il camaleonte, e che è essenzialmente lo stesso ovunque. Secondo questo mito, Dio inviò il camaleonte presso gli uomini, dicendogli di portare il messaggio: "che gli uomini non muoiano!" Il camaleonte si avviò, procedendo lentamente e fermandosi a mangiare lungo la via. Dopo qualche tempo, Dio inviò la lucertola presso gli uomini, dicendole di portare il messaggio: "che gli uomini muoiano!" La lucertola partì velocemente, e giunse dagli uomini prima del camaleonte. Così gli uomini seppero che sarebbero morti. Quando il camaleonte giunse con il suo messaggio, gli uomini avevano già accettato il messaggio della lucertola, e non poterono accogliere quello del camaleonte. Per via di questa leggenda, camaleonti e lucertole sono considerati animali di cattivo auspicio in gran parte dell'Africa subsahariana.

A seconda delle tradizioni locali, vengono date diverse spiegazioni del doppio messaggio inviato da Dio; in alcuni racconti, Dio invia entrambi i messaggeri, affidando le sorti dell'umanità all'esito della loro gara; in altri, la lucertola sente per caso l'ordine di Dio al camaleonte e decide, per invidia, di portare il messaggio opposto. In altri racconti ancora, Dio cambia idea dopo aver inviato il camaleonte, per via del cattivo comportamento umano; quest'ultima variante potrebbe essersi diffusa in epoca recente, attraverso l'influenza del cristianesimo. I missionari, in effetti, si sono spesso appropriati del mito del camaleonte, modificandone e reintrepretandone la simbologia. Per esempio, il camaleonte (che porta la notizia dell'immortalità dell'uomo) viene talvolta identificato con Gesù.

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