Tanzania: il regno dei Nyamwesi

Secondo quanto tramandato dalla tradizione orale, i Nyamwesi si insediarono in Unyamwesi intorno al XVII secolo. Erano principalmente pescatori e allevatori. La loro società era organizzata politicamente in piccoli regni (chiefdoms), ognuno dei quali aveva con la propria dinastia regnante e la propria corte.Verso la fine del XVIII secolo i mercanti nyamwesi giunsero alla costa dell'Oceano Indiano, stabilendo buone relazioni con le popolazi arabe e shirazi legate a Zanzibar e con le comunità di mercanti swahili e indiani. A loro volta, gli arabi iniziarono a spingersi nell'entroterra, fondando stazioni commerciali nei regni nyamwesi. All'inizio del XIX secolo le carovane nyamwesi giungevano a ovest fino al Regno del Congo, e portavano verso i porti arabi dell'Oceano Indiano rame, cera, sale, avorio e schiavi.

Dai mercanti arabi e indiani, gli Nyamwesi ottennero invece armi da fuoco. Man mano che il commercio diventava l'attività economica predominante nella società nyamwesi, l'allevamento era sempre più lasciato agli schiavi o lavoratori di altre etnie, soprattutto Tutsi.

Il regno di Unyanyembe era forse il più potente, e controllava la città di Tabora, fondata dagli arabi, che era uno dei più importanti snodi commerciali dell'entroterra tanzaniano e aveva stretti legami con Zanzibar. Quando re Mnywasele ereditò il trono, nel 1858, gli Arabi ebbero un ruolo determinante nel consolidarne il potere, costringendo il suo rivale Mkasiwa all'esilio presso il regno di Ulyankhulu. In seguito, Mnywasele tentò di rafforzare il proprio controllo sulla comunità di Tabora, e questa si rivoltò contro di lui, cercando l'appoggio di Ulyankhulu; ne seguì una sanguinosa guerra fra Unyanyembe e Ulyankhulu (nel 1860). Ulyankhulu ebbe la meglio, e Mkasiwa salì al trono del regno di Unyamyembe. In 1871 Unyanyembe fu coinvolto in un'altra guerra, questa volta contro gli Urambo, governati da Mirambo. Nel 1873 gli Urambo riuscirono a bloccare il commercio di avorio attraverso Tabora, causando un improvviso aumento dei prezzi dell'avorio nel mercato dell'Africa orientale.[2] La guerra perdurò fino alla morte di Mirambo, nel 1884.[3]Le armi da fuoco ottenute dagli arabi consentirono ai capi locali di creare veri e propri eserciti regolari ed estendere in questo modo i confini dei territori sotto il loro controllo. Nacquero regni potenti e strutturati come quelli di Unyanyembe, Ulyankhulu e Urambo, con una gerarchia di funzionari agli ordini di sovrani potenti come Isike e il mercante di avorio e schiavi Mirambo. La nascita di queste nuove realtà militari e politiche, a sua volta, rese ancora più importante il commercio (da cui provenivano i soldi con cui acquistare armi) e portò una forte competizione fra i diversi regni, che sfociò in una serie di sanguinose guerre interne.

Il regno di Unyanyembe era forse il più potente, e controllava la città di Tabora, fondata dagli arabi, che era uno dei più importanti snodi commerciali dell'entroterra tanzaniano e aveva stretti legami con Zanzibar. Quando re Mnywasele ereditò il trono, nel 1858, gli Arabi ebbero un ruolo determinante nel consolidarne il potere, costringendo il suo rivale Mkasiwa all'esilio presso il regno di Ulyankhulu. In seguito, Mnywasele tentò di rafforzare il proprio controllo sulla comunità di Tabora, e questa si rivoltò contro di lui, cercando l'appoggio di Ulyankhulu; ne seguì una sanguinosa guerra fra Unyanyembe e Ulyankhulu (nel 1860). Ulyankhulu ebbe la meglio, e Mkasiwa salì al trono del regno di Unyamyembe. In 1871 Unyanyembe fu coinvolto in un'altra guerra, questa volta contro gli Urambo, governati da Mirambo. Nel 1873 gli Urambo riuscirono a bloccare il commercio di avorio attraverso Tabora, causando un improvviso aumento dei prezzi dell'avorio nel mercato dell'Africa orientale.[2] La guerra perdurò fino alla morte di Mirambo, nel 1884.

Verso la fine del secolo, quando i tedeschi iniziarono a consolidare il proprio controllo coloniale sulla Tanzania, ebbero molte difficoltà a sottomettere le comunità nyamwesi, che vivevano in grandi insediamenti fortificati e situati in posizioni strategiche, arroccati sui monti. La resistenza più strenua fu quella di Tabora. Dopo la vittoria definitiva dei tedeschi (nel 1893) il sistema dei regni e le grandi città nyamwesi si dissolsero, e i Nyamwesi iniziarono lentamente a disperdersi nelle campagne, dando luogo all'odierna struttura di villaggi rurali sparsi nella pianura. Nonostante la disgregazione degli antichi regni, le comunità nyamwesi restarono estremamente refrattarie all'acquisizione dei nuovi sistemi di valori imposti dai conquistatori.

Inizialmente, i tedeschi adottarono nella regione il sistema del governo indiretto, delegando i capi locali alla raccolta delle tasse e al mantenimento dell'ordine. In seguito, i funzionari del Kaiser divennero sempre più sospettosi nei confronti dei capi nyamwesi, e rafforzarono il loro controllo diretto sul territorio. La popolazione nyamwesi si trovò in una condizione di sottomissione sempre più evidente. Nel 1906, l'etnologo tedesco Karl Weule annotò che "persino i portatori delle carovane europee si aspettavano di ricevere cibo e acqua da tutti i villaggi che attraversavano".

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