Il vestito masai

In tempi remoti, i masai vestivano di pelli, spesso colorate con colori vegetali. Anche i monili erano pochi, fatti con semi e fili di origine vegetale. Con l’arrivo dei colonialisti, i masai hanno cambiato il loro modo di vestire.

Dai soldati inglesi, i masai hanno acquisito le tipiche coperte usate per il kilt. Ora queste coperte – shuka – di cotone a quadri con i colori predominanti rosso e nero sono diventate un simbolo del vestire masai. Oggi molti masai vestono usando due teli di cotone leggero che dalla spalle si incrociano sui lombi. Qui viene posto un terzo telo a coprire il bacino. Il tutto è fissato da una cintura di cuoio. Alla cintura è fissata una spada corta. Su questo vestito, i masai portano la shuka.

Le donne preferiscono portare delle tuniche di colore blu, rosso o nero – il colore può indicare lo status sociale – a due strati. Anche le donne possono portare la shuka, ma è raro vedere questo comportamento fuori dal proprio enkang.

Le calzature sono sandali di cuoio, sempre più spesso sostituiti da sandali ottenuti da vecchi copertoni di automobile.

Al polso, un uomo masai può portare dei braccialetti di cuoio, legno, di perline o di metallo. Il braccialetto di metallo è prezioso in quanto è passato di padre in figlio. Un padre lo darà al figlio che egli considera migliore – non necessariamente il più vecchio – prima di morire. Questo braccialetto è così un segno di rispetto e di saggezza. Uomini e donne possono usare braccialetti di perline il cui disegno e serie di colori hanno a volte dei sigificati.

L'organizzazione sociale dei Mazai

L’unità centrale della società masai è data dal gruppo di età. I bambini sono considerati veramente tali dopo una settimana circa dalla nascita, momento scandito dalla cerimonia del nome. È il padre a dare il nome ai figli, a volte la madre da o suggerisce il nome delle figlie. I bambini piccoli, nella vita tradizionale, erano incaricati di far pascolare i vitellini e gli agnelli, le bambine di portare l’acqua, pulire l’enkang e aiutare nella cucina.  Ogni 15 – 20 anni, gli anziani decidono l’inizio di un nuovo ciclo di iniziazione.

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Le abitazioni dei mazai


Mentre nel passato le abitazioni erano fatte per resistere poco tempo, negli ultimi due secoli i masai hanno dato vita ad una casa (enkang) abbastanza standardizzata. L’enkang tradizionale prevede un recinto spinoso all’esterno per proteggersi dagli animali selvatici, e un recinto spinoso all’interno per accogliere il bestiame alla sera. Nel secondo recinto vi sarà anche un reparto separato per vitelli e agnelli.

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La storia dei Masai

I masai usano dire che la loro origine ebbe luogo quando il progenitore di tutti i masai – Mamasinta – risalì il gran burrone. Il riferimento geografico calza bene con la serie di ripide scarpate che separano il deserto del Turkana nel nord del Kenya dagli altipiani centrali del paese. Da vari indizi linguistici, della tradizione orale, ma anche archeologici, si sa che i masai hanno iniziato la loro migrazione verso sud dalla valle del Nilo verso il XVI secolo.

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I Maasai

I masai sono tradizionalmente pastori, e la loro cultura gravita attorno la cura del bestiame. Ci sono prove certe di un periodo agricolo prima dell’arrivo nelle aree che occupano odiernamente, e

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Gli Hutu

Gli Hutu (Abahutu in kirundi ed in kinyarwanda) sono una delle etnie che occupano la regione situata tra il Burundi e il Rwanda. Fra queste, gli Hutu sono senza dubbio il gruppo più numeroso. L'85% dei ruandesi e l'85% dei barundi sono Hutu.  Anche se secondo alcuni si tratta di una suddivisione artificiale, basata più sulla classe sociale che sull'etnia, poiché non vi sono significative differenze linguistiche o culturali tra gli Hutu e gli altri gruppi etnici nell'area, (quali i Tutsi), vi sono nondimeno differenze fisiche, principalmente nella statura media e nell'aspetto, oltre che nella autoidentificazione collettiva degli interessati.

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I pigmei Twa


I pigmei Twa (Abatwa in kirundi ed in kinyarwanda) rappresentano una delle più antiche comunità autoctone della regione dei Grandi laghi dell'Africa centrale.  

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glamour

 

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L’avventura di Bah congo, guerriero congolese, (Mai tradire il capo!!!)

il bacongo inchiodato
Il Re in Africa, è colui che comanda un popolo di determinato territorio, e questo gli deve  fedeltà , per potere mantenere la disciplina nello suo regno. il viene aiutato dai colaboratori al quale affida ciascuno un compito. Da questi,aspetta onore e fedeltà.

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Il ruolo dei figli nella società Africana

 

Il figlio ha un ruolo importante nel sostegno psicologico, morale e materiale nella famiglia.  La nascita di un bambino è una soddisfazione grande per la coppia che si sente realizzata.  È un momento particolare di grande gioia nella quale il nucleo familiare prende una piega diversa.   Hanno un punto comune di riferimento ch’è il neonato e dunque si sentono in dovere di impegnarsi al massimo per la riuscita della  sua crescita sia fisica che morale ed intellettuale.  Ogni passo in più che fa il bambino è un orgoglio enorme per la coppia in particolare e la famiglia in generale. Al livello scolastico ogni risultato positivo rende felici i genitori che vedono crescere il figlio nel modo voluto e si sentono ancora più premiati dal cielo per averli dato un figlio intelligente.

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